Descrizione
Il nome del genere deriva dal greco “Kratos” = forza, facendo riferimento alla robustezza della pianta e in particolare del legno; l’epiteto specifico dal greco “mónos” = unico e “gynè” = femmina indica che il fiore ha un solo pistillo che è l’organo riproduttore femminile. Il Crataegus monogyna ha foglie verdi scure, arancio o brune in autunno, i rami sono aderenti al fusto. Il legno di colore rossastro, duro e compatto, è impiegato per lavori al tornio e per la produzione di ottima carbonella.
I frutti sono molto apprezzati dai passeracei, merli, tordi, cornacchie e dai piccoli mammiferi che contribuiscono così a disseminarli. I semi hanno una dormienza accentuata, che in natura è eliminata proprio dal passaggio nello stomaco delle creature che se ne nutrono. Spesso impiegato come ornamentale ha una notevole adattabilità alle differenti zone climatiche e ai diversi tipi di terreno che le permette di essere largamente utilizzata nei giardini, soprattutto nella formazione di siepi.
Fra i cespugli di Biancospino cresce un eccellente fungo commestibile primaverile, Calocybe gambosa, chiamato comunemente prugnolo.